Il 21 Dicembre 2016 è stato inaugurato il sottopasso di via Ingrillini, che dalle 10 circa ha riaperto un collegamento agevole fra i quartieri di San Concordio e Mugnano e San Filippo e quindi con la circonvallazione.
Tanta gente ha voluto assistere e partecipare all’importante momento per la città, che ha visto in prima fila, in Vespa, il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessore al traffico Claudio Marchini, i dirigenti di Ferrovie Efisio Murgia (direttore di produzione Toscana di Rfi) e Gianluigi De Carlo (responsabile del programma di soppressione dei passaggi a livello e risanamento acustico di Rfi), Stefano Varia, rappresentante della ditta costruttrice. Nel pubblico anche il maresciallo Finocchi di San Concordio, il presidente del consiglio comunale Matteo Garzella e i capigruppo di Lucca Civica e Pd Claudio Cantini e Francesco Battistini.

Ad aprire simbolicamente il varco, dopo il tradizionale taglio del nastro, rappresentanti del Vespa Club e del club dei possessori delle Fiat 500 che per primi hanno percorso il tratto di strada di 100 metri che collega le due frazioni.

“Oggi – ha detto il sindaco – è una bella giornata per Lucca e non solo dal punto di vista atmosferico. Apriamo alla circolazione il sottopasso di via Ingrellini, molto atteso dei cittadini e per cui a lungo abbiamo lavorato con Rfi anche per correggere il progetto originario che prevedeva una curva che avrebbe rappresentato un elemento di difficoltà per il passaggio dei mezzi pesanti. Con questa apertura riusciamo a migliorare la viabilità della zona est della città, alleggerendo il traffico sul viale Europa e rendendo più agevole il collegamento con l’ospedale San Luca. Ringrazio gli operai dell’azienda, che hanno lavorato per concludere l’opera nei tempi stabiliti, i tecnici e la Rfi per la preziosa collaborazione”. Il sindaco ha poi ricordato la corretta denominazione della strada, intitolata a Mario Ingrellini (e non Ingrillini come da toponomastica): “Faremo di tutto – dice – per ritornare alla denominazione corretta, laddove cambiare il nome di una strada può comunque comportare delle difficoltà”.

Per Rfi parla l’ingegner De Carlo che ricorda il primo, difficile, incontro con l’amministrazione allorché fu chiesta la modifica del progetto originario: “Noi eravamo convinti – dice – del progetto iniziale, ma ci siamo messi a disposizione dell’amministrazione per superare i dubbi sollevati. Anche per noi quello di oggi è un momento importante. Per Rfi, infatti, eliminare un passaggio a livello è questione di sicurezza, perché permette di eliminare, togliendo le barriere, il rischio di incidenti nell’attraversamento, che si ripercuote anche sul regolare passaggio dei treni”.

In rappresentanza della Provincia il sindaco Alberto Baccini: “Apprezzerete con il tempo – spiega – il valore di questa struttura. Sono opere con una valenza importante, come abbiamo avuto modo di verificare anche a Porcari, che migliorano anche la qualità della vita perché permettono eliminare il tempo di sosta alle barriere e il conseguente inquinamento legato all’attesa al passaggio a livello”.

Il sottopasso è alto 4,3, largo 8,6 e lungo 22,8 metri, è costituito da due corsie stradali di tre metri ciascuna, due banchine laterali di 0,5 metri.

Inoltre, è dotato di un camminamento pedonale a quota sopraelevata rispetto al piano viario largo 1,5 ed alto 2,6 con una pendenza massima inferiore all’8 per cento con piazzole di riposo di 1,50 metri, al massimo ogni 10 metri (nel rispetto delle norme del Dpr 503/96 sull’abbattimento delle barriere architettoniche) e pavimentazione in conglomerato bituminoso. Le rampe stradali di raccordo hanno una pendenza massima inferiore al 9% da entrambi i lati, una lunghezza di 68 metri – quella sud – e di 58 metri quella nord. E’ dotato di pompe idrovore – il cui funzionamento può essere controllato anche da remoto – e di un impianto semaforico, con uno specifico sensore di rilevamento acqua in strada in grado di bloccare la circolazione delle auto in caso di allagamento. Circostanza, quest’ultima, che interessa anche il sistema di telecontrollo, con inoltro della chiamata ai tecnici della manutenzione tramite scheda Gsm.